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Anemia: fonti di ferro, assorbimento e diagnosi

Aggiornamento: 7 ago


sangue
Emoglobina vista al microscopio

Il ferro svolge un ruolo cruciale nella prevenzione dell'anemia, un disturbo comune legato alla carenza di questo minerale essenziale. Questo articolo esplorerà le fonti di ferro, l'importanza dell'assorbimento ottimale e le cause dell'anemia da carenza di ferro.


Fonti di ferro: eme e non-Eme

Il ferro alimentare è disponibile in due forme principali: eme e non-eme. Mentre l'eme si trova principalmente in carne, pesce e pollame, il non-eme è presente principalmente in piante e prodotti caseari. È importante bilanciare l'assunzione di entrambe le forme per garantire un adeguato apporto di ferro.



Alimentazione per anemia

Una dieta equilibrata e ricca di fonti di ferro è fondamentale per contrastare l'anemia. Alimenti come carne rossa, fagioli, lenticchie e frutta secca sono ottimi per aumentare l'apporto di ferro. Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana può contribuire a prevenire e trattare l'anemia.


Un filetto di carne
La carne rossa è la principale fonte alimentare di Ferro


Influenza delle bevande acide sull'assorbimento del ferro

Le bevande contenenti acido ascorbico, come il succo d'arancia, possono aumentare l'assorbimento del ferro, mentre il latte e il tè possono pregiudicarne l'assorbimento. Questo fenomeno sottolinea l'importanza di combinare correttamente gli alimenti per massimizzare l'assorbimento del ferro.


Agrumi in sezione
Il succo d'arancia ricco di acido ascorbico, favorisce l'assorbimento di Ferro



Cause e diagnosi dell'anemia da carenza di ferro

L'anemia da carenza di ferro può derivare da una dieta povera di ferro, perdite ematiche croniche o problemi di assorbimento. La diagnosi si basa su criteri come livelli ematici di emoglobina e ferritina. È essenziale identificare e trattare tempestivamente la carenza di ferro per prevenire complicazioni.




Gli integratori di ferro

Gli integratori di ferro maggiormente utilizzati includono il ferro-gluconato, che può essere utilizzato sia per via orale che per via endovenosa nei casi più gravi. Questo preparato è ben tollerato e può causare crampi agli arti inferiori e ipotensione in alcuni pazienti. La risposta alla terapia con il ferro è valutabile attraverso un aumento del livello di emoglobina di circa 1 g/dl ogni due-tre settimane, ma potrebbero essere necessari mesi per un totale reintegro dei depositi di ferro.

È importante continuare la terapia per almeno 3-6 mesi anche dopo la normalizzazione dell'emoglobina per garantire un adeguato reintegro dei depositi di ferro.

Inoltre, è consigliabile assumere gli integratori di ferro durante i pasti per ridurre gli effetti collaterali gastrointestinali, anche se ciò potrebbe ridurne l'assorbimento. I pazienti intolleranti ai sali di ferro possono provare con un sale diverso o passare a un preparato a rilascio controllato. È importante tenere i prodotti a base di ferro lontano dalla portata dei bambini, poiché potrebbero essere pericolosi se ingeriti. L'assunzione di ferro può causare scurimento delle feci e l'assunzione contemporanea di latticini o antiacidi può ridurne l'assorbimento.



Conclusioni

Per approfondimenti consiglio la lettura del seguente articolo sulla rivista Mayo clinic.

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