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Gli immunostimolanti naturali: alternativi o complementari?

Aggiornamento: 19 giu


Un campo di fiori di Echinacea
Echinacea purpurea

L'autunno è alle porte e con i primi abbassamenti repentini della temperatura cominciano anche i primi malanni di stagione: naso chiuso, mal di gola, per poi arrivare alle epidemie influenzali che verso la fine dell'anno si fanno sentire, eccome. Per i soggetti più a rischio è consigliato l'uso del vaccino antiinfluenzale o antipneumococco ma molte persone continuano a ricercare nell'omeopatia o nella fitoterapia una via alternativa alla vaccinazione. E' utile ricordare che le terapie convenzionali non sempre escludono quelle alternative.


Esistono ad esempio degli estratti vegetali ad azione immunostimolante che possono essere efficacemente associati ai farmaci di sintesi. In uno studio recente è stata testata ad esempio l'efficacia e la sicurezza di alcuni polisaccaridi del Larice chiamati arabinogalattani. Assunti in concomitanza con il vaccino pneumococco hanno dimostrato un elevato profilo di sicurezza e degli esiti promettenti in termini di attività immunostimolante. Gli arabinogalattani del Larice (AL) sono dei polisaccaridi ad alto peso molecolare, molto ramificati, solubili in acqua, che contengono unità di D-galattosio e L-arabinosio. Presentano un'elevata muco adesività e una volta ingeriti interagiscono con la mucina che riveste la mucosa gastroenterica attivando per contatto il sistema immunitario.


Sono presenti in diverse piante immunostimolanti come l'Echinacea purpurea, la Curcuma longa ed il fungo medicinale Ganoderma lucidum. In particolare gli AL hanno dimostrato di stimolare la citotossicità delle cellule natural killer in vitro attraverso la generazione di interferone gamma e di inibire le metastasi delle cellule tumorali nel fegato di roditori. In uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo si sono valutati gli effetti immunomodulanti di un preparato di AL (1,5 g / die) da solo, e in combinazione con varie preparazioni di Echinacea. L'aumento della concentrazione di un complemento chiamato properdina indicava la stimolazione del sistema immunitario del complemento e delle attività biologiche ad esso associate come la lisi cellulare, l'opsonizzazione, la fagocitosi, la chemiotassi, l'attivazione di neutrofili e monociti. Gli AL sono anche considerati una buona fonte di fibra alimentare, migliorando la salute di alcuni ceppi della microflora intestinale, come i Bifidobacterium, i Lactobacillus acidophilus, e gli Enterobacteriaceae.


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